Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Gennaio 2009


Padre Pizzaballa: la prima vittima di questa guerra è il dialogo
Milano, 12/01/2009

Padre Pizzaballa: la prima vittima di questa guerra è il dialogo

Abbiamo raggiunto telefonicamente il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, per chiedergli il suo punto di vista dopo oltre due settimane di conflitto a Gaza. «È chiaro - dice il francescano - che il frutto evidente di questo conflitto è l'aumento dell'odio e dell'incomprensione reciproca. Viene meno, nella percezione comune, l'idea che è necessario dialogare». Al momento, aggiunge il Custode, le comunità cristiane locali non possono neppure offrire solidarietà concreta alla popolazione civile della Striscia, perché il territorio è sigillato. Solo i militari israeliani possono entrare e uscire senza restrizioni.

Milano, 10/01/2009

Peace be with you. Le foto


Viene inaugurata il 10 gennaio presso la chiesa di San Marco, in zona Brera a Milano, la mostra fotografica «Peace be with you» - Giovani in cammino tra Israele e Palestina, allestita dagli scout dell'Agesci lombarda.

Il vescovo Dawani sul lavoro dell’ospedale anglicano di Gaza
Gerusalemme, 10/01/2009

Il vescovo Dawani sul lavoro dell’ospedale anglicano di Gaza

La diocesi anglicana di Gerusalemme e del Medio Oriente gestisce 11 presìdi sanitari nella Striscia di Gaza, in mezzo al milione e mezzo di residenti quasi tutti musulmani. Tra questi, l'ospedale Al Ahli Arab è attivo da oltre un secolo. In questi giorni di guerra - scrive Suheil S. Dawani, il vescovo anglicano di Gerusalemme - tutte le risorse dell'ospedale e le energie del personale sono messe a dura prova. Oltre agli altri pazienti, ogni giorno si presentano al nosocomio tra i 20 e i 40 feriti bisognosi di ricovero o interventi chirurgici. Un paziente su quattro è un minore. Il personale sanitario, che non può ricevere aiuti e rinforzi da fuori la Striscia, si sottopone a turni di lavoro massacranti e lavora al freddo perché i vetri delle finestre sono andati distrutti per le esplosioni.

Torino, 09/01/2009

In preghiera per la pace in Terra Santa


I fatti di Gaza dicono come la giustizia e la pace dei popoli siano affidate alle lotte politiche e al ricorso alla violenza.
La debolezza della risposta degli inermi s'affida all'intercessione fiduciosa.

Dall’Onu un punto fermo
New York, 09/01/2009

Dall’Onu un punto fermo

Ieri sera a New York il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha auspicato l'immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. La risoluzione approvata da 14 dei 15 membri del Consiglio, e non bloccata dal veto degli Stati Uniti, chiede anche il ritiro delle truppe israeliane, il ripristino dei flussi di cibo, carburanti e medicinali, l'intensificazione di accordi internazionali per contrastare il contrabbando di armi e munizioni. Fino a ieri erano 758 i morti palestinesi sotto le bombe israeliane. Tra questi 257 bambini e 56 donne. Ben più alto il numero dei feriti: almeno 3.100 persone. Dopo il pronunciamento dell'Onu i due contendenti rifiutano comunque di deporre le armi.

Milano, 08/01/2009

I filippini di Gaza

Nelle chiese delle Filippine si prega per la pace a Gaza con una particolare intensità. Sotto il fuoco dell'offensiva israeliana contro il movimento islamista di Hamas, insieme ai civili palestinesi ci sono infatti anche molte decine di emigrati filippini. Sono circa 120 persone, per lo più donne, in gran parte coniugate con palestinesi. Una ventina di loro, secondo fonti del governo di Manila, hanno accettato di lasciare la Striscia con le operazioni di evacuazione organizzate per i cittadini stranieri. L'ambasciata filippina a Tel Aviv ha comunicato che il governo giordano si è dichiarato disponibile ad accoglierli temporaneamente. 

Il Papa agli ambasciatori: rilanciare il dialogo in Medio Oriente
Terrasanta.net

Il Papa agli ambasciatori: rilanciare il dialogo in Medio Oriente

Questa mattina in Vaticano, Benedetto XVI ha ricevuto il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede per il tradizionale scambio di auguri. Nel suo discorso il Papa ha volto lo sguardo alla situazione del Pianeta e soprattutto alle aree di conflitto. Parlando della Terra Santa ha detto tra l'altro: «In questi giorni assistiamo ad una recrudescenza di violenza che provoca danni e immense sofferenze alle popolazioni civili. Una volta di più, vorrei ripetere che l'opzione militare non è una soluzione e che la violenza, da qualunque parte essa provenga e qualsiasi forma assuma, va condannata fermamente».

Edward Pentin

Un gruppo di vescovi europei e nordamericani in Terra Santa

Una delegazione di vescovi cattolici dell'Europa e del Nord America giunge domani, 9 gennaio, a Gerusalemme e Betlemme. Il gruppo, creato nell'ottobre 1998, su impulso della Santa Sede, effettua ogni anno un viaggio nell'area. Terrasanta.net ha parlato con uno dei partecipanti: mons. William Kenney (62 anni) vescovo ausiliare di Birmingham, in Inghilterra. Religioso passionista e portavoce per le questioni europee della Conferenza episcopale d'Inghilterra e del Galles, mons. Kenney ci illustra gli scopi dell'iniziativa e parla del conflitto in corso nella Striscia di Gaza e delle speranze di una visita papale in Terra Santa nel corso di quest'anno

Milano, 07/01/2009

Una guerra paradossale

Non c'è guerra più pericolosa di quelle i cui obiettivi non sono militari, ma politici. Se si punta a «ristabilire la deterrenza» e «ridare sicurezza» tutto si gioca sulle percezioni. Alla fine vince chi sa usare meglio la propaganda. Indipendentemente dai morti e dalle bombe. È quanto sta succedendo in questa assurda guerra di Gaza. La più paradossale tra le guerre del Medio Oriente.

Il Custode narra la Terra Santa
padre Giorgio Vigna ofm

Il Custode narra la Terra Santa

L'intervista a padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, pubblicata in questo libro a cura di Giorgio Acquaviva, vaticanista del Quotidiano Nazionale, vuol essere «un contributo di conoscenza soprattutto per chi conosce poco le intricate vicende che da sempre accompagnano la vita dei suoi abitanti e il riflesso che quelle vicende hanno avuto e hanno sulla storia mondiale». Nei cinque brevi capitoli troviamo davvero tante informazioni, ma sono tante soprattutto le provocazioni a riflettere e a sostenere una Terra che tutti noi sentiamo «nostra madre».

«Tu sei quell’uomo» (2Sam 12,7)

«Tu sei quell’uomo» (2Sam 12,7)

La narrazione al servizio della formazione e dell'annuncio
Gerusalemme. Città impossibile – nuova edizione
Meir Margalit

Gerusalemme. Città impossibile – nuova edizione

Le chiavi per capire l’occupazione israeliana
Colorexploring
Barbara Marziali, Sandra Marziali

Colorexploring

Il metodo per conoscere se stessi e illuminare i lati oscuri della vita