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Il cardinal Foley al Santo Sepolcro

08/01/2008  |  Gerusalemme
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Il Gran Maestro dei cavalieri del Santo Sepolcro ha fatto ieri, 7 gennaio, solenne ingresso nella basilica del Santo Sepolcro. Accompagnato da una processione composta dal patriarca latino Michel Sabbah, dai suoi vescovi ausiliari, da una delegazione di cavalieri e dame e dai frati minori, il cardinal John Patrick Foley è stato accolto in basilica dal Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa. La visita si è svolta in pieno clima natalizio. Se per i latini era appena trascorsa l'Epifania, per i greco ortodossi proprio il 7 gennaio era il giorno di Natale.



(g.s.) – Lo statunitense John Patrick Foley (72 anni) è cardinale di fresca nomina. Benedetto XVI gli ha conferito la porpora nel concistoro del 24 novembre scorso, dopo averlo nominato pro Gran Maestro dell’Ordine equestre dei cavalieri del Santo Sepolcro in giugno. La consuetudine vuole che alla testa dell’Ordine vi sia un cardinale e così il 22 dicembre, dopo il cardinalato, è giunta per Foley la «promozione» formale a Gran Maestro.

In quanto tale – e in qualità di membro del collegio cardinalizio – ieri, 7 gennaio, a Gerusalemme il porporato ha fatto ingresso solenne nella basilica del Santo Sepolcro, accompagnato dalle massime autorità cattoliche di Terra Santa e accolto dal Custode, padre Pierbattista Pizzaballa.

Nel suo saluto al cardinale, fra Pizzaballa ha esordito: «Benvenuto nella basilica che custodisce la tomba vuota di Gesù, testimone della sua gloriosa risurrezione. Benvenuto a lei, Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, che qui ha la sua sede storica, di antica origine, di alta spiritualità, fonte inesauribile di impegno a testimoniare la gioia dei discepoli di Cristo risorto. Vuole essere, questo, un benvenuto corale, il benvenuto della nostra gente, dei pellegrini che oggi sono qui, della Chiesa che qui celebra l’apice del proprio credo, dell’antica Chiesa di Gerusalemme che qui trova perenne alimento per la propria vita. Oggi la Chiesa Ortodossa celebra il Natale del Signore, e anche noi, che ieri abbiamo celebrato l’Epifania, la festa dei popoli che rendono omaggio al divino Bambino, ci sentiamo ancora richiamati alle suggestioni del Natale. Il mistero dell’incarnazione, nascita, morte e risurrezione di Cristo, ha in comune la conformazione del luogo: la venerata grotta di Nazaret, la sacra grotta di Betlemme, la tomba vuota di Gerusalemme. Tre basiliche, che segnano le tappe di ogni pellegrinaggio cristiano in questa Terra Santa e che sono oggetto delle cure e della protezione della Custodia, affidate ad essa dalla provvidente disposizione della Chiesa».

Ha poi preso la parola il patriarca latino Michel Sabbah, che accompagnava il cardinale con l’arcivescovo coadiutore, mons. Fouad Twal, gli altri ausiliari e il nunzio apostolico mons. Antonio Franco.

Il cardinal Foley ha ringraziato per l’accoglienza e salutato anche i rappresentanti delle altre comunità cristiane presenti presso il Santo Sepolcro. Prima di diventare Gran Maestro, il porporato ha svolto gran parte del suo ministero nella Curia romana – tra il 1984 e il 2007 – come presidente del Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali.

Questa mattina presto Foley ha celebrato la Messa all’interno dell’edicola del Sepolcro pregando in modo particolare per tutti i cavalieri e dame affidati alle sue cure pastorali. L’Ordine del Santo Sepolcro trae le sue origini storiche nel sodalizio cristiano costituitosi presso la basilica del Santo Sepolcro in Gerusalemme subito dopo la conquista della città santa da parte dei crociati. Nel 1847, ripristinato il patriarcato latino di Gerusalemme, Pio IX, con la bolla Nulla Celebrior, diede nuova vita all’Ordine, affidandogli il compito precipuo di provvedere al mantenimento delle attività del patriarcato stesso.

Con i contributi dei circa 24 mila cavalieri e dame, raggruppati in 52 luogotenenze (di cui 5 in Italia), l’Ordine del Santo Sepolcro finanzia 68 parrocchie e circa 45 scuole frequentate da oltre 19 mila ragazzi di diverse etnie e religioni. Gli allievi cristiani di questi istituti le cui rette sono interamente sostenute dai membri dell’Ordine sono circa 10 mila.

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