Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

A piazza San Pietro il presepe è targato Trento

18/12/2006  |  Città del Vaticano
email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile
A piazza San Pietro il presepe è targato Trento
Dettaglio di uno dei tradizionali presepi di Tesero (Trento).

In questi giorni, in tutto il mondo, i cattolici riproducono il mistero di Betlemme nelle loro case e nelle chiese. Per chi è credente il presepe resta un richiamo al senso vero del Natale ed è perciò una tradizione molto cara. È questo il significato anche della monumentale Natività che viene allestita all'aperto in Vaticano. Quest'anno, per la prima volta, collaborano alla sua realizzazione gli artigiani del legno del comune di Tesero, in provincia di Trento.


Da quando san Francesco d’Assisi inventò il presepio, la riproduzione immaginifica della notte santa di Betlemme è diventata un’immancabile corredo del Natale in tutto il mondo cattolico. Riprodotta nelle case e nelle chiese, la scena della nascita di Gesù scalda i cuori degli adulti e alimenta la fantasia dei più piccoli.

Tra le realizzazioni più monumentali vi è quella allestita a beneficio dei pellegrini che si recano alla basilica di San Pietro, in Vaticano.

Per la prima volta quest’anno il Comune di Tesero e la Provincia di Trento collaborano con il Vaticano alla realizzazione del presepe che i visitatori potranno ammirare dalla vigilia di Natale al 2 febbraio 2007.

Tredici statue lignee di 2,5 metri d’altezza, scolpite dai maestri intagliatori di Tesero, andranno a completare la tradizionale Natività del Vaticano, disposta su un’area di 400 metri quadrati. Fino ad ora il presepe della piazza veniva allestito dai servizi tecnici della Santa Sede e le statue erano in parte quelle realizzate da san Vincenzo Pallotti per il presepe del 1842 nella chiesa di Sant’Andrea della Valle.

L’associazione Amici del presepio di Tesero, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, contribuirà anche all’allestimento di una mostra in sala Paolo VI, intitolata Dolce bambino Gesù. Vi saranno esposti 22 fra i più antichi e preziosi presepi privati di proprietà delle famiglie del piccolo borgo della Val di Fiemme.

Lassù non si conosce la crisi attuale legata alla rappresentazione della Natività. Da oltre 40 anni infatti l’associazione Amici del presepio di Tesero organizza l’iniziativa Tesero e i suoi presepi: oltre 100 presepi che, collocati nelle corti, nelle case, sotto gli archi e le volte, nelle stalle e persino nelle cantine delle case, trasformano il borgo in un unico grande presepe dall’8 dicembre al 6 gennaio.

A Tesero i presepi sono l’espressione di un’antica tradizione rintracciabile già nel 1700, quando i segantini (coloro che lavoravano nelle segherie veneziane) la importarono probabilmente dal Tirolo. Da allora, di padre in figlio si tramanda quello che nel tempo è divenuto un rito: rappresentare la Natività intagliando nel legno le figure della Sacra Famiglia e dei pastori.

La devozione per il presepe è tale da costituire un patrimonio di famiglia non solo spirituale. Le ricostruzioni tradizionali della nascita del Bambin Gesù, infatti, assumono un valore così importante per gli abitanti di Tesero da essere elencata nel documenti testamentari delle famiglie. È il caso di molti dei presepi che saranno esposti in Sala Paolo VI.

Colorexploring
Barbara Marziali, Sandra Marziali

Colorexploring

Il metodo per conoscere se stessi e illuminare i lati oscuri della vita
«Voi chi dite che io sia?»
Francesco Patton

«Voi chi dite che io sia?»

In cammino con Pietro sulle orme di Gesù
Seguire Gesù
Matteo Crimella

Seguire Gesù

Sette meditazioni sul Vangelo di Luca
Semi di fraternità
Massimo Fusarelli

Semi di fraternità

Con Francesco nelle sfide del nostro tempo