Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Altra gente in sella. Stavolta per la causa palestinese

24/08/2006  |  Milano
email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile
Altra gente in sella. Stavolta per la causa palestinese
Il percorso dei ciclisti di The Peace Cycle.

Sta attraversando l'Italia in questi giorni un gruppo di ciclisti diretto a Gerusalemme. Partiti da Londra il 6 agosto scorso, i partecipanti pedalano per dimostrare, e suscitare, solidarietà nei confronti del popolo palestinese. L'iniziativa è nata nel 2004 ed è quest'anno alla seconda edizione. Qualcuno vuole aggregarsi durante le tappe italiane?


(g.s.) – Non sono pellegrini. Pedalano anche loro verso Gerusalemme (come i ciclisti di Overland), ma in nome della solidarietà. E in particolare della solidarietà verso il popolo palestinese.

Sono partiti da Londra il 6 agosto scorso e dovrebbero metter piede a Gerusalemme il 16 settembre. Proprio in questi giorni transitano per l’Italia. Hanno varcato la frontiera italosvizzera mercoledì 23 e lasceranno il suolo italiano il primo settembre con un volo Roma-Damasco.

È la seconda volta che l’iniziativa si ripete. La prima edizione fu nell’estate 2004 ed assunse il titolo che ancora oggi la caratterizza: The Peace Cycle – «Bici di pace» -, che potremmo però anche tradurre con «Ciclo di pace». L’ambiguità di significati è ovviamente ricercata: il «ciclo di pace» è auspicato come fine al «ciclo di violenza» che negli ultimi decenni caratterizza i rapporti israelo-palestinesi.

Sei settimane in sella dal Regno Unito fino all’Italia. Il sud europa verrà scavalcato con un balzo in aereo verso la Siria. Da lì in Giordania e poi nei Territori Palestinesi, dove i ciclisti che partecipano all’iniziativa incontreranno varie componenti della società palestinese, ma anche attivisti ebrei che lottano per la difesa dei diritti umani.

Gli obiettivi di fondo della lunga pedalata – dichiarano gli organizzatori – sono di incoraggiare persone di tutto il mondo a chiedere pace per il Medio Oriente; accrescere la consapevolezza dell’opinione pubblica sugli effetti dell’occupazione israeliana delle terre palestinesi; mostrare solidarietà a chi ne subisce tutte le ricadute negative.

Laura Abraham, l’ideatrice dell’iniziativa – moglie di un prete anglicano – spiega che sin dal principio il suo progetto ha raccolto l’adesione di «ebrei, musulmani e cristiani. La "Terra Santa" è preziosa per le tre fedi, e tutte e tre sono chiamate a convivervi se si vuole raggiungere la pace».

Il numero dei partecipanti all’impresa varia, nel senso che chiunque può aggregarsi al gruppo per una o più tappe. Questo il calendario del percorso in Italia:

venerdì 25: Parma-Bologna
sabato 26: Bolgona-Firenze
domenica 27: riposo
lunedì 28: Firenze-Siena
martedì 29: Siena-Bolsena
mercoledì 30: Bolsena-Roma

Maggiori informazioni (in lingua inglese) sul sito di The Peace Cycle.

 

«Tu sei quell’uomo» (2Sam 12,7)

«Tu sei quell’uomo» (2Sam 12,7)

La narrazione al servizio della formazione e dell'annuncio
Gerusalemme. Città impossibile – nuova edizione
Meir Margalit

Gerusalemme. Città impossibile – nuova edizione

Le chiavi per capire l’occupazione israeliana
Colorexploring
Barbara Marziali, Sandra Marziali

Colorexploring

Il metodo per conoscere se stessi e illuminare i lati oscuri della vita
  • © Terrasanta.netIscrizione al Registro della Stampa presso la Cancelleria del Tribunale di Milano in data 14 aprile 2006 - numero 278

    Fondazione Terra SantaP.IVA 07768880960Privacy policyCookie policy