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Giornata dei volontari, dalla parte dei piccoli

Eleonora Prandi
27 ottobre 2017
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Giornata dei volontari, dalla parte dei piccoli
Anche quest'anno numerosi gli intervenuti alla Giornata dei volontari e associazioni per la Terra Santa.

Lo scorso 21 ottobre, a Roma, è tornato per la decima volta l'appuntamento con la Giornata per le associazioni di Terra Santa. Focus sugli 800 anni di francescanesimo nella regione.


Si è svolta a Roma il 21 ottobre, presso la sala San Francesco dell’Antonianum (via Manzoni 1), la decima Giornata per le associazioni di Terra Santa. Il tema di quest’anno («Soggetti per amore di Dio a ogni umana creatura. Il carisma francescano al servizio della Terra Santa, ricchezza e risorsa per la Chiesa intera») richiamava l’evento dell’ottavo centenario della presenza francescana in Terra Santa. Anche per le associazioni che non sono direttamente legate all’opera della Custodia di Terra Santa, l’inizio della presenza dei Frati minori in Medio Oriente non è un avvenimento secondario o trascurabile. È soprattutto grazie al sacrificio dei francescani a favore della Chiesa locale e del tessuto mediorientale che sono nate molte opere sociali al servizio della popolazione. Pensiamo alle scuole, agli ospedali, alle strutture per anziani e portatori di handicap.

La Giornata, alla quale hanno partecipato un centinaio di persone in rappresentanza di oltre venti associazioni e gruppi sparsi in tutta Italia, si è articolata, come ormai tradizione, in due momenti distinti. La mattinata, dedicata agli aspetti formativi, ha visto gli interventi del professor Filippo Sedda e di fra Pietro Messa, entrambi della Pontificia Università Antonianum. Il primo ha offerto uno sguardo sulla nascita della Provincia francescana d’Oltremare nel 1217 e sul viaggio dei primi frati sbarcati in Terra Santa. Fra Pietro si è invece soffermato sul «metodo di Francesco», riflettendo sul capitolo 16 della Regola non bollata, che offre indicazioni per la missione tra i non cristiani. Un tema fortemente legato anche alla presenza dei francescani oggi in terre dove è maggioritaria la componente musulmana.

Il pomeriggio ha visto la testimonianza di Vincenzo Bellomo, responsabile del Franciscan Social Service di Betlemme. Tema dell’intervento, l’impegno della parrocchia cattolica, retta appunto dai francescani, in favore soprattutto dei minori in difficoltà. Al termine, è stata presentata anche la campagna di raccolta fondi B4B, Book for Bethlehem. Si tratta di un volume di racconti natalizi pubblicato dalle nostre edizioni, i cui proventi sono destinati al sostegno della Casa del fanciullo, un’opera della Custodia per bambini della città che si trovano a vivere situazioni di disagio o emarginazione (cfr articolo p. 16). Impossibile dimenticare, anche quest’anno, la situazione della Siria. Una panoramica sulla presenza francescana oggi a Damasco è stata disegnata da fra Raimondo Girgis, superiore del Memoriale di San Paolo. Anche in questo caso, soprattutto a causa della guerra che ha devastato il Paese, l’attenzione è stata posta in modo particolare sulla situazione dell’infanzia. Molti bambini, oltre a patire condizioni di vita di estrema povertà, non conoscono infatti altro se non violenze e tensioni.

La seconda parte del pomeriggio è stata dedicata, come consuetudine, agli interventi delle associazioni presenti. La Giornata è sempre un momento proficuo d’informazione e scambio di esperienze. Chi è attivo nel sostegno a vari progetti in favore della Terra Santa – siano essi in ambito sociale – educativo o pastorale, condivide il comune orizzonte di un impegno per il dialogo e la pace tra le varie componenti, culturali e religiose, del Medio Oriente.

A tirare le fila della Giornata, fra Francesco Patton, Custode di Terra Santa. Dopo aver ascoltato gli interventi e le domande delle associazioni presenti, fra Francesco ha cercato di offrire alcune piste di lavoro concreto, a partire dal tema della testimonianza cristiana incarnata dal particolare carisma francescano.

Al termine, presso la vicina delegazione di Terra Santa, la celebrazione eucaristica conclusiva, per chiedere ancora una volta, attraverso la preghiera, grazie speciali e pace per Gerusalemme.

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